Come apparecchiare la tavola: i segreti della mise en place.

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Ditemi la verità: quante volte siete entrate nel panico quando vi è toccato organizzare una cena “ufficiale”, o importante, in casa? Il cibo, lo spazio, i piatti, i bicchieri…Insomma, come apparecchiare la tavola correttamente!

La mia primissima cena ufficiale in casa nuova risale a due settimane fa: stile toscano su tavola dal sapore mediterraneo per una mise en place assolutamente classica e informale.

Come apparecchiare la tavola:

la tovaglia.

Metti un giorno di pioggia per negozi fra due amiche. E metti che all’improvviso ti capita fra le mani la tovaglia del tuo cuore: bianca, rettangolare, con limoni a stampa. Lemons j’adore di Villeroy and Boch!

E trovatemi qualcosa di più estivo dei limoni in tavola!

Il vassoio di ceramica Cuore sulla mia Lemons j’adore!

Seppure amore a prima vista ero un po’ perplessa: la tabella delle misure riportava tavolo da 8, mentre io posseggo un rettangolare da 6; presto detto, presto fatto: appena a casa l’ho provata.

Di regola, la tovaglia non deve mai mostrare le zampe del tavolo, quindi NO alle tovaglie corte, sebbene io sconsigli candidamente anche una mise en place con tovaglia estremamente lunga.

E’ vero che le zampe sarebbero coperte, ma l’eccessiva lunghezza impaccerebbe i convitati e i loro movimenti, con il rischio anche di provocare piccoli e spiacevoli incidenti.

La mia lemons j’adore, invece, nonostante i due posti in più, era perfetta, coprendo oltre 40 cm in lunghezza per ciascun lato.

Piatti mon amours!

Sono una fan delle ceramiche Deruta: le avevano i miei nonni, ben conservate nella loro credenza, e sono cresciuta ammirandone i vivaci colori e i motivi unici.

Non sono riuscita a trovare i piatti Deruta, ma in compenso – nel mio costante girovagare in rete – mi sono imbattuta in un set di piatti Tuscany style di Euro Ceramica Duomo, acquistati dal mio fedelissimo Wayfair!

come apparecchiare la tavola

Ceramica di gran qualità, perfetti per lavaggio a mano, resistenti alle alte temperature, al microonde e alla lavastoviglie. E che colori! Il match perfetto per la mia nuova tovaglia!

Il set includeva fondina, piatto piano, piatto da insalata e tazza.

Come apparecchiare la tavola: mise en place.

Step 1: calcolo spazio da seduto

Non invito mai senza calcolare lo spazio da seduti. Quant’è? Beh, in genere dipende dalle tavole, ma su un rettangolare considero almeno 40 cm per ciascun commensale.

Step 2: stendere la tovaglia.

La tovaglia è stirata alla perfezione, a meno che non si tratti di tessuti particolari, e nella perfetta mise en place non ha mai grinze nè pieghe.

Una volta stirata, stendete sul tavolo un’altra tovaglia.

Sì, un’altra. 😉

Sarà il vostro mollettone, una tovaglia di appoggio che impedisce alla vostra di scivolare, stabilizzando le stoviglie e attutendone i rumori.

Step 3: come apparecchiare la tavola.

Vi potrei enumerare diverse mise en place – classica, anglosassone, francese, formale, informale – ma per la mia cena avevo scelto la classica informale e lì mi fermerò (per oggi).

Il tovagliolo

Ho posizionato il tovagliolo a sinistra, stirato e piegato a rettangolo.

Come apparecchiare la tavola -

La “regola” italiana vuole il tovagliolo a destra, sebbene non sia tassativa. Io l’ho messo a sinistra, alla anglosassone, stirato e piegato a rettangolo.

Se il vostro tovagliolo presenta dei monogrammi o dei ricami, potrebbe esser ideale piegarlo in maniera che si vedano e porlo sopra al piatto.

Ma niente conchiglie e ventagli nei biccheri, per favore!

Posate

Da sinistra verso destra.

Procedendo in ordine di portate, troveremo, da sinistra: forchetta per primo piatto e forchetta per secondo.

Se avete un antipasto, ponete la forchetta all’inizio, immediatamente dopo il tovagliolo. Ricordate che le posate seguono numero e ordine delle portate.

In questo caso, i rebbi delle forchette sono verso l’alto; solo in caso di una mise en place alla francese girerete i rebbi verso il basso.

Dopo i piatti si posizional il coltello: lama rigorosamente all’interno e, essendo coltello del piatto principale, puntato verso il calice di vino rosso (nel mio caso avevamo solo un vino, quindi è stato abbastanza facile).

Bicchieri: come disporli?

Nella mise en place classica, seguirete una sorta di linea curva a scendere, in quest’ordine:

  • acqua
  • calice da vino rosso (un po’ più in alto dell’acqua)
  • calice da vino bianco (a scendere)

Il flute si aggiunge successivamente, sebbene molti lo inseriscano sin da subito nella mise en place.

OK. Bicchieri…ma quali?

Come vedete, ho optato per un Tumbler alto per l’acqua e un calice Borgogna per il vino rosso, ma tenete sempre presente il tipo di vino che servirete olrte a fattori culturali e tradizionali..

come apparecchiare la tavola - mise en place angolo
Fra acqua e vino….

Ad esempio, il tumbler, poichè bicchiere senza stelo, andrebbe dopo il vino, ma visto che siamo in terra US ho dovuto ribaltare la regola: qui il ghiaccio la fa da padrone e occorrone bicchieri grandi.

Ma per il vino?

Beh, la sceta del bicchiere dipenderà da colore e corposità del vino che servirete.

Io ho usato il bicchiere Borgogna, dovendo servire un vino rosso corposo e mediamente strutturato; se però avete in mente di servire un bianco leggero e poco invecchiato, allora è bene che la vostra scelta cada su un calice tipo Tulipano, ad esempio…Insomma, ad ogni vino il suo bicchiere.

Mise en place: dettagli toscani

Le tazze, le tazze! Che si fa?

Si fa che…Diventano dei piccoli centritavola! Due, equidistanti, con fiori colorati a richiamare i piatti e l’Italianità della mia tavola, fra decori toscani e limoni!

A proposito di Toscana. Avevo detto che sono una fan delle ceramiche Deruta – fan è dire poco – e fato ha voluto che, in una delle mie ronde fra piatti e stoviglie in quel di Home of Goods, abbia trovato un vassoio piccolino targato proprio Deruta!

come apparecchiare la tavola - ceramica de ruta
vassoio Deruta e tovaglia con limoni Villeroy and Boch…what else?

Sebbene i motivi siano differenti dai piatti e dal vassoio grande, che è Ceramica cuore, la somiglianza e i colori rendono il match ideale.

Saper abbinare colori e motivi, tessuti, stagionalità e cibi, inoltre, vi aiuteranno ad avere sempre una mise en place diversa e fantasiosa.

E per dessert…

Niente forchettina e cucchaio da dessert: avevo i coni gelato! 😛 L’ho detto che era una mise en place informale!

Ricordate comunque che le posate da dessert vanno posizionate in alto rispetto al piatto e con impugnatura opposta a quella dell’altra posata. Partendo dal basso: forchetta, cucchiaino, coltello da dessert. E attenzione all’impugnatura!

Stasera comunque ho a cena due amici francesi.

Si cambia mise en place…

Bye bye 😀

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