Event planner e event designer. Gemelli o cugini?

event planners & event designers
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Spiegavo pochi giorni fa a due ragazze la differenza fra event planner e event designer. E con loro sorpresa, direi.

 Erano affascinate dall’idea di creare eventi, estasiate all’idea di decorare una location e di arredarla esprimendo tutto il loro gusto. Fiori, luci, colori, divani…

Beh, mi è dispiaciuto dover interrompere quel momento di gaudio ma dovevo precisare, non foss’altro che per etica professionale, che esiste una differenza – a molti ignota – nei ruoli che sottostavano ai loro sogni.

Event planner e event designer: chi fa cosa

Entrambe queste figure, infatti, seppure appartenenti al mondo degli eventi, si diversificano non soltanto per il loro ruolo ma anche per gli skills professionali alla base del loro lavoro.

In questo post cercherò quindi di illustrarvi le diversità fra event planner e event designer…Almeno saprete con certezza quale delle due carriere intraprendere! 🙂

Il planner: il re della logistica

Si stima che nella presente decade, e fino al 2026, l’event planner sia la figura professionale in ascesa, con una crescita della domanda del 7% negli States e in Europa.

Il Planner, come dice la stessa parola, è un organizzatore e si occupa per l’appunto della pianificazione dell’evento. Come?

Studiando un concept – fornito da un curatore o cliente – analizzando il budget e verificando la fattibilità del progetto in base a tale cifra.

Cerca la location e la ispeziona, in genere con una squadra tecnica del quale è referente; crea e gestisce i rapporti con tutti i fornitori (inclusi gli aspetti contrattuali). Si occupa di trasporti, hospitality, musica, prenotazioni e di tutta la logistica alla base dell’evento.

Event planner e event designer:

Et-voilà! Eccco il termine che meglio definisce la figura dell’event planner: logistica. Egli muove, sposta, coordina tutto perfettamente, incastrando tempi, scadenze – personali e di squadra – come in un puzzle ove ogni tessera trova una sua collocazione.

Organizzazione e time management sono i suoi punti di forza, o se vogliamo dirla all’inglese, professional skills!

Come si diventa event planner?

Beh, sicuramente studiando – ci sono ottime scuole che rilasciano certificazioni – frequentando master, corsi e facendo esperienza diretta sul campo, una possibilità che molto spesso è data dalle stesse scuole come forma di tirocinio.

Il designer: il creativo.

Anche qui la parola aiuta. Se l’event planner è “logistico”, l’event designer…è “immagine”…Estetico!

Il set-up, il colpo d’occhio dell’evento e la scenografia portano la firma dell’event designer. È lui che sceglie colori, tessuti, mobilia, decorazioni; che predispone la mise-en place e la seat-en place dei tavoli.

È uno stylist, un designer, con background probabilmente in design o interior decor, ma non necessariamente.

È sempre al passo con i tempi per ciò che concerne colori, palette, trend del momento e così via dicendo…

Image by Karolina Grabowska from Pixabay

Creativo, esteta, visualizzatore: è la figura che trasforma la location e l’unica in grado di prevedere l’intero set-up.

Come si diventa event designer?

Come già scritto poco più su, l’event designer ha un background fatto di design e decor. E’ un disegnatore, ma non sempre – soprattutto al giorno d’oggi in cui esistono svariati software per tali necessità – è un arredatore, un esperto di tendenze e di accenti retrò…Ma a prescindere da tutto, è in primis un creativo in grado di realizzare il desiderio del cliente con il suo tocco personale.

E siccome so già quale sia la prossima domanda, vi anticipo!

Di solito, specie in USA, gli event planners lavorano in stretta coordinazione con gli event designers e con l’event manager (ecco un’altra figura da dover analizzare, ma a lui dedicheremo spazio in un altro post). In Italia i due ruoli sono ancora accorpati, sebbene anche qui le due carriere si stiano scindendo assumendo contorni professionali ben definiti. Tuttavia non è inusuale trovare un event designer che sia anche event planner.

Il che significa che è assolutamente possibile e fattibile, dunque, specializzarsi in entrambi i ruoli. L’importante è specificarlo preventivamente e durante il corso del proprio operato.

E tu? Sei più planner o designer? 😀

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